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Tirano, il centro storico: storia, arte e architettura

Guida alla visita

Non esisteva, fino ad oggi, una guida storico artistica del centro storico di Tirano, uno dei borghi storici più importanti della Valtellina, a pochi chilometri dal confine svizzero. L'approfondito studio di Gianluigi Garbellini colma questa lacuna ed è significativo che ciò avvenga in corrispondenza con il riconoscimento, da parte dell'UNESCO, della ferrovia retica, il "trenino rosso" del Bernina che, proprio a Tirano ha la sua stazione di partenza. La visita al centro storico si modula in base a quattro itinerari attraverso palazzi, chiese, vie e corti dall'accento rurale. La ricca documentazione fotografica e la cartografia, curata da Dario Benetti -a cui si deve anche una postfazione sul paesaggio- facilitano in questa avventura intra moenia, all'interno delle mura. Tirano, infatti possiede un complesso sistema di difesa voluto da Ludovico il Moro nel 1492, dopo che i Grigioni avevano iniziato a muovere i primi passi (1486) di una espansione territoriale che avrebbe portato ad un lungo periodo (1512-1797) di sottomissione di Valtellina e Valchiavenna al dominio delle Tre Leghe. Il primo itinerario parte dalla porta Poschiavina verso palazzo Salis e completa un anello da via Ligari e via XX settembre, il secondo, sempre dalla porta Poschiavina, conduce alla porta Bormina via s. Carlo, il terzo riguarda invece la parte occidentale del borgo, dalla porta Milanese al castello di s. Maria, centro principale del sistema delle fortificazioni tiranesi, il quarto, infine finisce extra moenia, fuori dalle mura, lungo viale Italia verso piazza della Basilica e le frazioni. La stratificazione storica e architettonica evidenzia il ruolo strategico di Tirano, posto all'incrocio tra alcuni assi viari di notevole importanza: la strada regia che collegava Milano a Bormio, il passo del Bernina a nord, finestra sul centro Europa, il passo dell'aprica a sud, che garantiva i rapporti con la Repubblica Serenissima.

La postfazione sul paesaggio inquadra il nucleo urbano all'interno dei molteplici segni dell'uomo e degli elementi costitutivi dell'identità culturale di Tirano. Dai terrazzamenti a vigneto, ai broli, ai gròtt (caselli in pietra a forma di igloo), alle murache, il contesto in cui si sviluppa Tirano ne è una logica ed essenziale continuazione.

Testo di Gianluigi Garbellini - Postfazione sul paesaggio di Dario Benetti, Apparato iconografico di Dario Benetti
2009
pp.243
prezzo: 20,00 €
spedizione: 5,00 €

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