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Diario di un parroco di montagna

Collana Racconti di vita

Dall'introduzione di Dario Benetti:

Dal numero 11 dei Quaderni Giulio interruppe la “Storia del movimento cattolico in Valtellina” presentandosi con uno pseudonimo Elio Rupi (giovane scrittore valtellinese) e con un racconto in due puntate, I due amici: “L’Isipii” e “ul Luiss”. Si trattava del preludio di una idea di cui mi parlò più volte. A suo parere il clima e la vita vissuta nella comunità tradizionale dei contadini pastori valtellinesi non erano adeguatamente interpretabili solo attraverso la saggistica.  Per quanto ammirevoli, tutti i nostri sforzi di ricostruire la vita sociale e culturale delle comunità di villaggio alpine non rendevano l’ambiente poetico, la ricchezza di sensazioni che lui, direttamente, aveva vissuto, facendone parte. Nacque così, a partire dal numero 12 (luglio 1984) la prima puntata del Diario di un parroco di montagna, che proseguì, senza soluzione di continuità, per sessantacinque puntate fino al numero 79 (III trimestre 2001).Pur nella profonda diversità di metodo e di contenuto, Giulio Spini volle riferirsi esplicitamente al Diario di un curato di campagna di George Bernanos,  e iniziò ad aprire una finestra sui ricordi del suo passato e della sua infanzia in Val Tartano alla luce dell’insegnamento e della presenza del parroco don Beniamino Stropeni. Il risultato è un magnifico affresco sulla cultura delle nostre valli, sulla vita, la morte, la concezione della vita, la spiritualità, la parlata locale, le leggende, la vita quotidiana, l’educazione, la famiglia. Insomma la nostra identità culturale più vera, quella dei contadini pastori, trova finalmente una forma poetica di rappresentazione.

Giulio Spini
2013
pp.266
prezzo: 20,00 €
spedizione: 5,00 €

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