Che cos’è l’identità culturale e perché va difesa: questo il tema dell’Editoriale dell’ultimo numero di Quaderni Valtellinesi. In un momento storico in cui sembrano tramontare la globalizzazione e il multiculturalismo e avanzano ovunque i conflitti e le guerre, il tema dell’identità europea è sempre più di attualità, non per riproporre logori slogan nazionalistici o sovranisti, ma per ritrovare una strada sicura perla vita di ogni generazione.
Robi Ronza in Una cultura per vivere intervista Alberto Berton, autore di una Storia del biologico, recentemente edita da Jaca Book, che spazia dalle origini del fenomeno nel secolo XIX, fino agli ultimi sviluppi del biologico di terza generazione. Roberto Ferranti apre la rubrica Dalla Valtellina e dai contadi accompagnandoci in un viaggio virtuale nel foliage autunnale della Val Masino, con le foto di Gianfranco Scieghi. Paolo Pirruccio racconta, invece, la vita e la passione per la bicicletta di Ivo Del Fedele, a cui ancora oggi, a 83 anni egli dedica ilo suo lavoro. Dario Benetti intervista Gabriele Colombini, che racconta la sua storia e quella della sua azienda. Rinunciando ad una avviata attività di informatica, Gabriele ha creato l’azienda Fattoria al Dos, dedicandosi all’allevamento delle capre e alla produzione casearia. In questo modo Gabriele ha riacceso la speranza per l’agricoltura del comune di Castello Dell’Acqua, dopo decenni di abbandono.
Adriana May propone la seconda ed ultima puntata della sua ricerca sulla risorsa bosco e sulla necessità di riattivare e migliorare la sua coltivazione con nuovi modelli di intervento. La vita nell’alpeggio della Val Vedrano in Valgerola è il tema del reportage di Alice Cazzaniga che ha vissuto per alcuni giorni insieme ai pastori, un lavoro, quello degli alpigiani, che da secoli caratterizza ed è parte integrante della cultura e dell’economia delle Alpi. Gianluigi Garbellini racconta la storia della chiesa di S.Rocco, nella frazione Rasica di Tirano: una storia singolare che inizia nel XVI secolo con la volontà di erigere una fortezza e che si concluse nel XVII con una delle architetture religiose barocche più significative della zona. Alla devozione popolare è completamente dedicata anche la rubrica Eppur si muove, a cura di Giorgio Fornoni, che si sofferma sui 400 anni della Parisiù, l’apparizione della Madonna ad Ardesio, nella bergamasca, a cui fu dedicato un santuario che vede, il 23 giugno, molti pellegrini provenienti dalla Valtellina che, per devozione, attraversano le montagne nel corso della notte. Nelle Recensioni, infine, Dario Benetti presenta l’ultimo lavoro di Giorgio Spini sulle case in legno della Val Tartano.