Il primo quadrimestre del 2023 di Quaderni valtellinesi si apre con un Editoriale dedicato al rapporto dell’uomo con la realtà, “Il mondo non è uno specchio. La riflessione parte dalla notizia, recentemente diffusa dalla stampa nazionale, in base alla quale risulta che“oltre 54.000 ragazzi in Italia” apparterrebbero alla categoria dei ritirati sociali, un lockdown volontario che fa emergere un profondo disagio giovanile. Robi Ronza, nella rubrica Una cultura per vivere, intervista Renzo Zunino, presidente dell’associazione Wilderness Italia, che presenta la filosofia dell’associazione, quella cioè di “conservare la natura selvaggia in quanto di per sé un patrimonio spirituale” e il suo adattamento alla realtà italiana. Gianfranco Scieghi apre la rubrica Dalla Valltellina con un esclusivo servizio fotografico sui picchi e sul loro ruolo positivo di segnale di biodiversità. Giovanni Curti fa invece il punto sul Rinnovo delle grandi concessioni idroelettriche, tema a cui Quaderni Valtellinesi ha dedicato, in passato il libro “Acque misteriose” di Giuseppe Songini. A quanto pare le acque restano sempre più misteriose: in poco tempo “il valore della produzione energetica delle nostre centrali è cresciuto anche di 4-5 volte, mentre quello che le società pagano per la concessione è rimasto immutato”. Maria Chiara Cattaneo ci aggiorna sull’iniziativa Montagna 4.0 – FUTURe ALPS, promossa dalla Società Economica Valtellinese (SEV) per favorire la crescita comunitaria di Valtellina e Valchiavenna, coinvolgendo giovani e studenti. Roberto Ferranti ci riporta nell’ambiente naturale della Val Fabiolo, in genere apprezzato per gli aspetti di paesaggio antropico. In questo caso Ferranti si sofferma invece sull’importanza e la specificità botanica di questa isolata valle. Una vera e propria ricerca storica è quella proposta da Loretta Memè, Daniela Dell’Oca e Marina Riva, a partire da un disastro ferroviario avvenuto negli Stati Uniti nel 1901. Da questo episodio, che coinvolse anche molti emigranti valtellinesi, parte un suggestivo approfondimento che apre uno squarcio sulla vita della bassa Valtellina di inizio secolo. Dario Benetti, infine, riporta alla luce un dimenticato e straordinario miracolo eucaristico che si verificò a Sondrio il 2 aprile del 1571 e di cui è rimasta traccia nella corrispondenza epistolare di S. Carlo Borromeo, conservata nell’archivio della Biblioteca Ambrosiana di Milano. Nella rubrica Eppur si muove, Giorgio Fornoni conclude il suo viaggio nell’inferno rosso dei lager staliniani in Kazakistan, in particolare nella zona di Karaganda, dove “ogni mezzo metro è sepolta una persona”. Le Recensioni sono dedicate all’ultimo libro edito dalla Cooperativa Quaderni Valtellinesi sulla beata Maria Laura Mainetti (Gianluigi Garbellini), al volume a più mani sulla Resistenza al femminile in Valtellina e Valchiavenna (Alfonsina Pizzatti) e sull’ultimo libro -pubblicato postumo- di Benedetto XVI, “Che cos’è il cristianesimo?” (Dario Benetti)