Quaderni valtellinesi | la Cultura locale e il Mondo

Numero 133

Primo quadrimestre 2022

La guerra in Europa è l’imprevedibile e sconcertante avvenimento che ha sconvolto l’inizio di questo 2022. Pochi però hanno evidenziato le radici storiche di tutto ciò, in particolare la Grande Carestia di cui fu protagonista Stalin, tra il 1930 e il 1932 e che provocò dai 5 ai 7 milioni di morti in Ucraina. L’Editoriale di questo numero propone una riflessione su quello che gli storici hanno chiamato Holodomor, una verità negata di cui nessuno oggi parla più.

Robi Ronza, nella rubrica Una cultura per vivere intervista Giovanni Battista Girolomoni, presidente dell’omonima cooperativa agricola, sul tema del futuro del biologico in Italia e in Europa, riprendendo il filo conduttore proposto dall’ultimo libro pubblicato da Quaderni Valtellinesi: Adonai, Ti aspetto sulla collina, una antologia di scritti del fondatore di questa azienda.

Con la terza puntata della Ricerca floristica nella Rezia Italiana si apre la rubrica Dalla Valtellina e si conclude la cavalcata di Roberto Ferranti tra le bellezze della nostra flora alpina. Dario Benetti intervista Andrea Della Maddalena e presenta l’azienda Agneda, un caso particolare di continuità e nello stesso tempo, di innovazione nel settore agricolo valtellinese. Gianluigi Garbellini ci fa invece entrare nelle stanze dell’antico palazzo Guicciardi Juvalta di Teglio, una tra le dimore patrizie di origine rinascimentale più interessanti di Teglio. Guido Scaramellini racconta la storia di Antonietta De Giambattista, la prima benefattrice della casa di riposo di Chiavenna. Infine ancora Dario Benetti presenta il progetto di recupero del centro storico dei Böcc di Castione Andevenno dove, finalmente, si avvia un vasto intervento di recupero conservativo delle antiche dimore rurali, con la realizzazione di un centro che prenderà il nome di I Luoghi del vino di Valtellina, il libro pubblicato nel 2018 dalla nostra cooperativa sui terrazzamenti vitati e sulla produzione vitivinicola del versante retico.

Giorgio Fornoni, nella rubrica Eppur si muove, avvia una serie di reportage sui Gulag di Stalin e sulle radici del sistema che sta evidenziando oggi tutta la propria brutalità. In questo caso al centro dell’attenzione sono i lager dimenticati di Kolima.

Nelle recensioni Giorgio Azzoni ci aggiorna su una bella iniziativa svoltasi a Vione, in Valle Camonica sul recupero dell’architettura alpina, Dario Benetti ricorda Francesco Tassone e la rivista Quaderni calabresi, mentre Roberta Muttoni mette in evidenza l’ultima fatica di Guido Scaramellini sul Romanico in Valchiavenna.

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