Benedetto XVI si è recentemente espresso sull’importanza del rapporto tra fede cattolica e musica sacra. La “musica, per me - dice il papa emerito - è una dimostrazione della verità del cristianesimo. Laddove si sviluppa una risposta così, è avvenuto l’incontro con la verità, con il vero creatore del mondo. Per questo la grande musica sacra è una realtà di rango teologico e di significato permanente per la fede dell’intera cristianità, anche se non è affatto necessario che essa venga eseguita sempre e ovunque. D’altro canto è però anche chiaro che essa non può scomparire dalla liturgia e che la sua presenza può essere un modo del tutto speciale di partecipazione alla celebrazione sacra, al mistero della fede”. In occasione del 500° anniversario dell’apparizione della Madonna di Tirano “Quaderni Valtellinesi” aveva dedicato una “guida alla visita” al Santuario, il principale monumento architettonico della provincia di Sondrio e uno dei capolavori del Rinascimento lombardo. A distanza di circa dieci anni esce ora un’analoga guida dedicata all’organo monumentale seicentesco della basilica grazie alla passione dell’autore, Gianluigi Garbellini, e a quella dell’attuale rettore del Santuario. Si tratta, in linea con le parole di Benedetto, di una riflessione sull’importanza storica della musica sacra nella chiesa cattolica. Posta nel vano sinistro del transetto l’imponente struttura lignea barocca (1608-1617), opera dell’intagliatore bresciano Giuseppe Bulgarini, con un intervento finale di Giovanni Battista Salmoiraghi (1638-1650), contrasta con la linearità architettonica rinascimentale della chiesa e appare, di certo, sovradimensionata. Questo contrasto non toglie, tuttavia, valore ad un’opera che - così fu fatto notare fin dai primi anni dopo la sua realizzazione dal vescovo di Como Carlo Ciceri (1681) - “risplenderebbe con onore nellaBasilica Vaticana”.