Fresco di stampa è uscito in questi giorni un nuovo libro per conto dalla Cooperativa Editoriale Quaderni Valtellinesi. Si tratta di una monografia scritta da Gianluigi Garbellini sulla collegiata di Teglio: Santa Eufemia di Teglio - Tempio di un’antica comunità, un testo di 223 pagine di sei capitoli più sei “box” su singoli argomenti, corredato da ricco apparato iconografico in cromia di vari autori. Prezzo di copertina Euro 18,00.
L’impostazione voluta è quella divulgativa di agile lettura anche per chi non sia specialista di archeologia, di storia e di arte con contenuti sostenuti però da scrupolose fonti bibliografiche di ampio respiro, citate volta per volta nel testo, e sintetizzate alla fine dello scritto da specifica nota bibliografica.
In particolare l’excursus espositivo prende inizio dai recenti ritrovamenti sotto il pavimento della collegiata di tre chiese d’epoca paleocristiana, la più antica fondata tra la fine del V secolo e i primi anni del VI secolo, legata alla evangelizzazione promossa da S. Abbondio vescovo di Como che introdusse nella sua diocesi il culto della martire Eufemia di Calcedonia, nel martyrion della quale si tenne il Concilio del 451 che definì la duplice natura di Cristo, Dio e uomo.
Nel secondo capitolo l’autore si sofferma sui vari spunti architettonici che caratterizzano in modo singolare il tempio tellino., l’unico dedicato in Valtellina a S. Eufemia. Sintetizza quindi la lunga storia dell’istituzione religiosa di Teglio, appartenente alla diocesi di Como in un feudo che ebbe per signore l’arcivescovo di Milano e fu retta per secoli agli Umiliati sino allo scioglimento del 1571 di quell’ordine.
Non manca nel riferimento storico il periodo di controversie con la presenza protestante favorita dai governanti grigioni, nuovi signori della Valle dal 1512. Negli ultimi tre capitoli l’attenzione è rivolta all’assetto odierno dell’eclettico tempio per svelarne dettagli di ordine storico-artistico e per favorirne la conoscenza.