L’editoriale del secondo quadrimestre 2021 di Quaderni Valtellinesi è dedicato alla Transizione ecologica, un termine divenuto di attualità, a cui è stato dedicato anche un ministero dell’attuale governo Draghi, ma anche un termine che merita un approfondimento e una riflessione. Transizione ecologica indica un passaggio da una condizione ad un’altra: quali sono i termini e il significato di questa dinamica? A questa domanda tenta di rispondere l’editoriale di Dario Benetti.

Su una problematica che sta coinvolgendo tutto l’arco alpino, quella della convivenza tra le attività antropiche e la presenza di dei grandi predatori, in particolare lupi e orsi, è dedicato l’articolo di Robi Ronza nella rubrica Una cultura per vivere. Recentemente la predazione di un gregge di pecore in Val Fontana e la conseguente repentina fuga del pastore dall’alpeggio ha riacceso la polemica e riproposto la questione della compatibilità che deve essere affrontata seriamente. 

Dalla Valtellina e dai Contadi si apre con il primo di una serie di articoli del naturalista Roberto Ferranti che tratteranno il tema della ricerca floristica nella Rezia Italiana. “C’è ancora molto da scoprire in Valtellina e Valchiavenna”, scrive Ferranti, “nel magico mondo del paesaggio naturale”, che ancora resiste e affascina chiunque, non solo botanico, sappia guardare con occhio attento e curioso.

Guido Scaramellini descrive la storica giornata del 6 giugno 2021 in Valchiavenna: la cerimonia di beatificazione di suor Maria Laura Mainetti, dichiarata martire, uccisa in odio alla fede nel 2000, da tre ragazze coinvolte in riti satanici. Una cerimonia che ha coinvolto direttamente le comunità di Colico, di Chiavenna, di Tartano (di cui la beata era originaria) e che ha avuto una grande risonanza, rilanciato dalle parole di Papa Francesco, che ha ricordato la vita di suor Maria Laura nell’angelus di piazza S.Pietro.

Come di consueto Quaderni Valtellinesi va alla ricerca di nuove realtà imprenditoriali, che documentino scelte innovative e coinvolgimento di giovani: è il caso della start-up Pascol di Federico Romeri e Nicolò Lenoci, di Sondrio,  intervistati da Dario Benetti.

Giulio Perotti si diffonde sulla devozione mariana nella chiesa parrocchiale di Rogolo dove “tre delle quattro cappelle laterali sono dedicate alla Madonna”, caratterizzata da confraternite e processioni, che hanno sempre coinvolto la comunità. 

Stefano Zazzi riprende i suoi articoli su Valtellina Olimpica, che ci accompagnano sulla strada organizzativa dei giochi olimpici del 2026, che vedranno coinvolte le nostre valli in un complesso e articolato insieme di opere.

Ancora Dario Benetti si occupa del ricordo di uno dei principali autori della “Carta di Sondrio” del 1986, un documento che resta nella storia dei diritti delle popolazioni alpine: si tratta del sociologo Ulderico Bernardi, spirato a Treviso il 7 aprile 2021 dopo una lunga malattia. Amico della prima ora di Quaderni Valtellinesi, Bernardi è stato uno dei principali difensori delle culture popolari italiane, professore ordinario all’università Ca’ Foscari di Venezia, autore di innumerevoli saggi e romanzi.

Eppur si muove, la rubrica che si apre come una finestra sul mondo, è dedicata al Congo. Giorgio Fornoni, ci racconta di come una nazione ricchissima di risorse naturali possa essere anche contemporaneamente poverissima, avviluppata in una “spirale di guerre infinite e di orrore”. Nessuno ne parla, se non quando c’è qualche coinvolgimento diretto, come avvenuto recentemente con l’uccisione del nostro ambasciatore Luca Attanasio eppure, solo negli ultimi dieci anni si contano ormai almeno 4 milioni di morti.

La rubrica Recensioni, infine segnala due opere molto diverse tra loro: Helgoland, l’ultimo libro di Carlo Rovelli sulle conquiste della fisica quantistica e Giulio Spini, una instancabile passione, a cento anni dalla sua nascita, con un contributo di Claudia Del Barba.